Curarsi
negli stati Europei per chi non lo sapeva ora è possibile, anzi più
precisamente il termine ultimo era il 25
ottobre, prorogato al 4 dicembre 2013, il Parlamento Europeo ha emanato una direttiva
2011/24/UE "La sanità senza
frontiere" .
La
sostanza e che, ognuno potrà decidere, affidandosi a specialisti, in quale paese
dell’Europa vorrà fare delle visite specialistiche, sciogliere dei dubbi su una
diagnosi complicata, oppure sottoporsi a interventi chirurgici, facendosi
rimborsare le spese dal servizio sanitario nazionale.
Cosa
cambia?
La
direttiva europea mira a eliminare gli ostacoli che impediscono ai malati di
cercare cure in altri paesi dell’UE. L’Europa vuole così garantire a tutte le
persone che vivono nell’UE l’accesso a una sanità di qualità, in pratica, la
possibilità di ricevere all’interno degli stati membri, lo stesso trattamento
sanitario.
La
direttiva si rivolge in particolar modo a quei malati che, non riuscendo a
ottenere una diagnosi nel proprio paese, vogliono accedere a un centro di
eccellenza situato in un’altra nazione.
In
verità questo tipo di assistenza era già garantita, ma solo a chi
si recava all’estero per lavoro, studio o turismo. La nuova normativa
quindi garantisce a tutti di pianificare il proprio percorso di cura.
Tutte
le info le trovate qui:
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