DISORIENTATO, FRAGILE,
FINITO, SUL DECLICO DEL MASCHIO SE NE
DICONO DI TUTTI I COLORI, IN REALTA’ “IL
SESSO FORTE” NON E’ STATO SCONFITTO MA HA SOLO CAMBIATO IL MODO DI
RAPPORTARSI.
L’antico modello di uomo
(agli uomini l’autorità e il controllo; alle donne l’emozione e la vulnerabilità)
è andata in frantumi, l’eliminazione delle barriere tra i sessi impone una
nuova fluidità. Un uomo deve avere una doppia esigenza, da un lato l’apertura
all’emozione e alla sua espressione, dall’altro l’affermazione dei suoi tratti
virili.
Dov’è il problema, se avvolte
si deve ammettere la propria debolezza?
Debolezza. La parola viene lasciata
cadere troppo spesso, nell’immaginario maschile, come sinonimo di impotenza,
tema sul quale, inutile dirlo, non si scherza, ma è veramente una parolaccia? Debolezza
non significa necessariamente rassegnazione, quando si trasforma in sinonimo di complicità, al contrario,
diventa afrodisiaco!
Parlare senza paura vuol dire
essere più umani, quindi più uomini.
La chiave di svolta sta nel
fatto che sia gli uomini che le donne devono essere consapevoli, che nonostante
tutto, esistono delle differenze tra i sessi, e che senza di esse non
esisterebbe più l’alterità, e quindi più
nulla ci permetterà di amare come prima, diventeremmo tutti degli asessuati.
La fine del maschio, non c’è
mai stata, ci si stava accingendo a lasciare il poso a un uomo tranquillo e
libero dai giochi di predominio. Lontano dalle copertine delle riviste
femminili sul presunto malessere maschile.
L’uomo nuovo non ha paura
della donna, il suo posto, ha capito, che lo deve guadagnare durante tutta la
vita, ed è appassionante, che la nostra virilità, poggia su un’alleanza tra
forza e dolcezza, e sicuri ormai, che cucinare per signora e bambini, non ha
niente di denigrante.
Nella mia vita di coppia, si
discute di tutto e capita che io mi occupi di certi compiti domestici, o
viceversa.
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