SI CHIUDE UNA STAGIONE DI
NUOVI SUCCESSI.
CRESCONO PUBBLICO,
SPETTACOLI, EVENTI.
Il pensiero va sicuramente al rag. Gozzi Lauro,
che in questo anno è venuto a mancare, il quale fin dagli anni 90 aveva creduto
nel progetto di rivalutazione del teatro, impegnandosi in prima persona a riportare
ai vecchi splendori “il diamante al dito
del condadino”(così la gazzetta di Mantova definiva il teatro nel lontano
1910).
LA STORIA:
Nel 1910, ad opera di 30 soci,
venne costruito il (condominio) Teatro Sociale di Villastrada composto da
platea, 32 palchi, il loggione.
Il 27
aprile venne inaugurato con il Barbiere di Siviglia di Rossini e da allora
funzionò fino dopo la seconda guerra mondiale: opere, operette, commedie,
balletti, prosa, etc venivano
rappresentate a favore di un bacino di circa
15-20.000 persone.
Recitarono in questo teatro Gino Cervi e Delia Scala (sfollata a Villastrada).
Recitarono in questo teatro Gino Cervi e Delia Scala (sfollata a Villastrada).
Dal
1950 al 1963 venne adibito a cinema e poi chiuso completamente in quanto non vi
fu la disponibilità dei condomini di affrontare le spese necessarie alla messa
in sicurezza del luogo.
Da allora iniziò il deterioramento del fabbricato che era stato spogliato di ogni arredo, attrezzatura, mobili, impianti, etc.
Solo nel 1993, su sollecitazione del M° Pietro Anselmi, si iniziò da parte di un comitato cittadino a ricostruire l’elenco degli aventi diritto, con individuazione degli eredi nel frattempo succedutosi “ a grappolo”, sparsi in tutto il mondo.
Dal punto di vista architettonico il teatro presenta un elegante prospetto: sei colonne dai capitelli in stile composito sostengono una trabeazione che esibisce in bassorilievo maschere e fregi ornamentali.
Al culmine del frontone, in posizione centrale, è la statua di Tersicore; ai lati strumenti musicali e quattro fiaccole a simboleggiare le Arti. Sul frontone corre la scritta “MENS ET COR ARS ET LABOR”.
Da allora iniziò il deterioramento del fabbricato che era stato spogliato di ogni arredo, attrezzatura, mobili, impianti, etc.
Solo nel 1993, su sollecitazione del M° Pietro Anselmi, si iniziò da parte di un comitato cittadino a ricostruire l’elenco degli aventi diritto, con individuazione degli eredi nel frattempo succedutosi “ a grappolo”, sparsi in tutto il mondo.
Dal punto di vista architettonico il teatro presenta un elegante prospetto: sei colonne dai capitelli in stile composito sostengono una trabeazione che esibisce in bassorilievo maschere e fregi ornamentali.
Al culmine del frontone, in posizione centrale, è la statua di Tersicore; ai lati strumenti musicali e quattro fiaccole a simboleggiare le Arti. Sul frontone corre la scritta “MENS ET COR ARS ET LABOR”.
L’originalità
e la peculiarità di questo edificio sta inoltre nel fatto che esso è stato
esemplato e progettato dall’architetto milanese Luigi Canonica tra il 1818 e il
1822, che realizzò una tra le sale per spettacoli più eleganti tra quelle che
la civiltà neoclassica andava creando in Italia.
Per tale motivo, oltre che per la rilevanza intrinseca del manufatto e per l’importanza da esso rivestita nella storia della cultura teatrale e musicale sia pure in ambito provinciale, l’edificio è meritevole di tutela e di salvaguardia per cui, a cura dell’Associazione Teatro Sociale di Villastrada, giuridicamente riconosciuta dalla Regione Lombardia, è stato restaurato per adibirlo alla sua originaria funzionalità.
Nel 1996 fu iniziata la procedura per l’esproprio dei pacchetti a favore dell’Associazione Teatro Sociale che l’allora Ministro Walter Veltroni autorizzò dando incarico alla Prefettura di Mantova di perfezionare la procedura.
La Banca Agricola Mantovana, l’Amministrazione Provinciale di Mantova, il Comune di Pomponesco furono i primi ad elargire i contributi che consentirono la messa in sicurezza del tetto, impedendo il crollo dell’edificio.
Il Vice Presidente dell’Associazione M° Pietro Anselmi ha disposto un lascito testamentario a favore dell’Associazione che, fruendo dei Fondi FESR- PIA, ha consentito il restauro dell’edificio attraverso la determinata opera della Ditta Geom Brognoli Giancarlo sotto la validissima e professionale Direzione tecnica degli Arch. Cristofoletti Franco e Ghisolfi Fausto da Cremona...
Per tale motivo, oltre che per la rilevanza intrinseca del manufatto e per l’importanza da esso rivestita nella storia della cultura teatrale e musicale sia pure in ambito provinciale, l’edificio è meritevole di tutela e di salvaguardia per cui, a cura dell’Associazione Teatro Sociale di Villastrada, giuridicamente riconosciuta dalla Regione Lombardia, è stato restaurato per adibirlo alla sua originaria funzionalità.
Nel 1996 fu iniziata la procedura per l’esproprio dei pacchetti a favore dell’Associazione Teatro Sociale che l’allora Ministro Walter Veltroni autorizzò dando incarico alla Prefettura di Mantova di perfezionare la procedura.
La Banca Agricola Mantovana, l’Amministrazione Provinciale di Mantova, il Comune di Pomponesco furono i primi ad elargire i contributi che consentirono la messa in sicurezza del tetto, impedendo il crollo dell’edificio.
Il Vice Presidente dell’Associazione M° Pietro Anselmi ha disposto un lascito testamentario a favore dell’Associazione che, fruendo dei Fondi FESR- PIA, ha consentito il restauro dell’edificio attraverso la determinata opera della Ditta Geom Brognoli Giancarlo sotto la validissima e professionale Direzione tecnica degli Arch. Cristofoletti Franco e Ghisolfi Fausto da Cremona...
... Riportando nel 2011,dopo 46 anni, il teatro al suo iniziale splendore ….
Chiunque
volesse informazioni per la prossima stagione teatrale potrà richiederle ai
seguenti indirizzi:
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