Domenica grazie alla curiosità di mia figlia, (perché la curiosità è donna) è tornata alla luce la cassetta dei miei ricordi, e vedere lei leggere con tanta avidità, quello che io custodivo gelosamente, mi ha fatto venire un colpo al cuore.
Tra le tante cose ho ritrovato una lettera indirizzata al mio "vecchio brontolone" perché è cosí che l'ho chiamo, e vuoi per orgoglio di un ventenne, vuoi per soggezione, non ho avuto mai la forza di dargliela....
È son qua papà a scrivere di te....e chissà poi perché...
forse non la leggerai mai... Ma io la scrivo lo stesso...
perchè ora il cuore mi sussurra questo.
Forte testardo e istintivo .... ma così piccolo e tremendamente fragile davanti ai sentimenti veri.....sono come te papà?
chissà! Ricordo da bambino, ti sfidavo....
mi amavi e mi perdonavi... Un figlio come me.....
difficile da gestire..un uragano in piena. Ma tu....
sempre e comunque al mio fianco, non mi hai detto mai
ti voglio bene, ma io lo sentivo...lo sento...e...
le parole a volte sono superflue quando il cuore parla.
E tu mi parlavi con il cuore, coi tuoi occhi,
con quelle parole a volte dure.
Grazie babbo, per ciò che sei stato, per ciò che sei
e per ciò che mi hai reso. Grazie di tutto.....
e non scordare che per me sei e sarai un
SUPERPAPA' !
userò inchiostro e carta, come si faceva un tempo, voglio rievocare quel gesto a mè tanto caro di scrivere con la mano. Perché in ogni singola sillaba ci sia l'amore che io provo per il mio "vecchio brontolone"
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