Il pianeta scuola, quell’enorme
“”carrozzone””, che interessa milioni di studenti è partito ufficialmente l’8
settembre in Trentino Alto Adige, fino al 17 settembre con gli studenti siciliani e pugliesi.
Una giornata particolare salutata con ansietà e
timore da studenti grandi e piccini, genitori e insegnati. L' incontro con i
docenti, con nuovi e vecchi compagni di classe, dopo la pausa estiva è sempre un
rituale sacro, un momento importante, forse il più importante, denso di
significato psicologico, umano e sociale. Un lungo viaggio di 209 giorni,
costellato di gioie e dolori, sofferenze ed esaltazione certezze e incognite.
L’augurio di buon
lavoro che formulo non è un richiamo
retorico. È al contrario la convinzione che nelle mani delle nuove generazioni
sono riposte le speranze e le attese della nostra società. Spero che finalmente
con la nuova riforma sulla scuola qualcosa cambi in positivo, il governo vuole
puntare su una scuola più agile e a passo con i tempi. per essere migliore ha bisogno di certezze che
siano prima di tutto relative alle risorse non solo economiche ma anche umane. Oggi più che mai c'è bisogno di rinnovamento, la nostra società impone ed
esige impegno e preparazione. Soprattutto per l’accesso ad un mercato del
lavoro che si è fatto via via sempre più concorrenziale e globale.
A voi studenti dico: Al
di là di quale sia il percorso di studi che avete scelto, il traguardo sarà
possibile raggiungerlo solo se saprete comprendere le esperienze che vivrete
tra i banchi di scuola.
A voi docenti dico: la
suola e palestra di vita, luogo di confronto, in cui si impara il senso civico
delle regole, dove allenare il proprio senso di appartenenza e far gioco di
squadra. Fate si che i nostri giovani, anche se tra tante difficoltà e
peripezie (soprattutto economiche), possano esprimere al meglio le loro
capacità, ed essere fieri di ciò che con fatica hanno conquistato.
E’ questo il messaggio
di augurio che porgo agli studenti, ai docenti, e al personale scolastico.
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