giovedì 4 dicembre 2014

In guerra contro la fame


Se ci fosse una guerra con dieci milioni di morti l’anno, i grandi mezzi di comunicazione non potrebbero ignorarla. Noi siamo in guerra contro la fame e siamo perdenti!!!

Ma nel mondo circa 900 milioni di persone, di cui 150 milioni di bambini sotto i 5 anni, soffrono per mancanza di cibo (fame quantitativa). Mentre più di 2 miliardi soffrono di fame qualitativa (mancanza di varietà di cibo) e quindi carenza di vitamine, minerali, proteine essenziali per uno sviluppo normale e resistenza alle malattie. Pertanto più della metà della popolazione mondiale vive oggi in uno stato permanente di sottoalimentazione.

Motivo della sciagura? Mancano circa 300kg di viveri pro capite per tutti, ricchi e poveri, vecchi e giovani nessuno escluso, unica differenza e che sono mal distribuiti, ci sono però circa quattromila chili di tritolo, sempre pro capite.

Un extra terrestre, se verrebbe in ferie sul nostro pianeta, sarebbe indotto a dedurre, che su questo minuscolo oggetto che gira attorno al sole, la materia di cui esso è fatto produce molto esplosivo e pochissimo cibo.

Dinanzi a questo paradosso nessuno sa cosa fare, anzi c’è di peggio. Da cinquant’anni si parla di disarmo, di congelamento nella corsa agli armamenti, e la parola pace è sulla bocca di tutti. Non si contano le marce le conferenze, le tavole rotonde con larga, larghissima partecipazione di scienziati.

Risultati? Da un chilo di tritolo pro capite di qualche decennio fa, siamo giunti oggi a quattromila chili, e finora non una sola bomba è stata smontata


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