Se ci fosse una guerra con dieci
milioni di morti l’anno, i grandi mezzi di comunicazione non potrebbero
ignorarla. Noi siamo in guerra contro la fame e siamo perdenti!!!
Ma nel mondo circa 900
milioni di persone, di cui 150 milioni di bambini sotto i 5 anni, soffrono per
mancanza di cibo (fame quantitativa). Mentre più di 2 miliardi soffrono di fame
qualitativa (mancanza di varietà di cibo) e quindi carenza di vitamine,
minerali, proteine essenziali per uno sviluppo normale e resistenza alle
malattie. Pertanto più della metà della popolazione mondiale vive oggi in uno
stato permanente di sottoalimentazione.
Motivo della sciagura? Mancano
circa 300kg di viveri pro capite per tutti, ricchi e poveri, vecchi e giovani
nessuno escluso, unica differenza e che sono mal distribuiti, ci sono però
circa quattromila chili di tritolo, sempre pro capite.
Un extra terrestre, se
verrebbe in ferie sul nostro pianeta, sarebbe indotto a dedurre, che su questo
minuscolo oggetto che gira attorno al sole, la materia di cui esso è fatto
produce molto esplosivo e pochissimo cibo.
Dinanzi a questo
paradosso nessuno sa cosa fare, anzi c’è di peggio. Da cinquant’anni si parla
di disarmo, di congelamento nella corsa agli armamenti, e la parola pace è
sulla bocca di tutti. Non si contano le marce le conferenze, le tavole rotonde
con larga, larghissima partecipazione di scienziati.
Risultati? Da un chilo
di tritolo pro capite di qualche decennio fa, siamo giunti oggi a quattromila
chili, e finora non una sola bomba è stata smontata
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