Oggi 2 Giugno festa della Repubblica. Di quella
Repubblica invasa e disoccupata". Di quella Repubblica che dovrebbe
prendere decisioni importanti nell'interesse della popolazione, decide invece ancora di spendere denaro
pubblico per una operazione di facciata.
Mi sento disilluso da questa classe politica sotto la cui guida abbiamo
assistito ad una caduta spettacolare degli indici economici, che ci hanno fatto
tornare ai livelli di reddito dei terribili anni Novanta. Forze politiche incapaci di governarci ed, a
giudicare dal bilancio economico di questi ultimi anni, anche profondamente
ignoranti. Mi sento disilluso da questo stato a cui pago le tasse, per ottenere
un calcio negli zepetei e un “forse avrai
la pensione”. Magari sperando in un mio prematuro trapasso, perché poi “la
pensione di quel pirla è poca cosa”.
Ogni commento è superfluo, a parte la constatazione che
viviamo in una Repubblica delle banane, E come
tutte le repubbliche delle banane anche la nostra è un paese dove sole, mare, opere d’arte e monumenti è
il posto ideale per andare in vacanza; ma dove chi ci vive è costretto a
sopravvivere, perche’ non è piu’ possibile vivere decorosamente. Un paese così
piace più agli stranieri che se lo stanno comprando pezzo dopo pezzo, dato che
gran parte dei suoi tesori sono in vendita, o meglio in svendita. E di questi
saldi bisogna ringraziare la nostra classe politica, inclusi gli inquilini del
colle.
Auguri alla Repubblica
delle banane, dove i cittadini non contano, dove i politici giocano a
scacchi, oltretutto anche male, tra di loro usando come scacchiera il popolo Sovrano.
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