Esistono alcune parole che, nell’attuale scenario
in Italia, vengono spesso usate dai politici e dai mass media in modo per lo
più improprio:
Populismo, demagogia, qualunquismo e antipolitica sono dei virus
che si diffondono con una grande facilità tra gli italiani, creando gravi danni
per la democrazia e per la nazione, per la gioia di personaggi negativi che ne
beneficiano.
La crisi attuale dell’Italia e di tutta l'Unione Europea non è
solo economica e finanziaria; è anche, forse anzitutto, una crisi politico
ideologica. Una larga parte della crisi della politica è opera della
politica stessa, che ha accentuato la ricerca del consenso immediato e la
difesa di interessi personali.
Penso che l’apparente normalità abbia prodotto una mutilazione del sistema.
In Italia si è addirittura arrivati a conferire i poteri a una
rappresentanza politica senza mandato popolare, causando una insana guerriglia
istituzionale, ma quello che nessuno di questi politici ha capito, è che,
nessuna forza politica può rivendicare la legittimazione storica per potersi
definire partito della Costituente. Quel sistema di partiti che la Carta
Costituzionale elevò a costruttori della nuova società non c’è più.
In valore assoluto, lontano dalle
esternazioni di Trump sui messicani o da quelle di Farage pro-Brexit, il populista non ha colore, e attenendosi al
significato proprio e originario di questo termine (appellarsi alla popolazione),
non vi trovo assolutamente niente di negativo o di criticabile. Mentre quando chi usa
questa parola oggi, le conferisce un significato dispregiativo,
confondendola di fatto con un’altra parola, che in realtà è “demagogia“.
Quasi tutti i nuovi partiti nati negli ultimi anni, sia in
Italia sia all’estero, sono associati al termine populismo. Populista è la Lega
Nord o il Movimento 5 stelle, così come populista è Podemos in Spagna, lo UKIP
in Gran Bretagna, oppure l’Alternative für Deutschland in Germania. Partiti che
hanno una concezione della politica che ravvicini i cittadini alla cosa
pubblica.
Se per populismo dunque si
intende una concezione che dia la priorità agli interessi della popolazione
anziché a quelli ristretti di una esigua élite di privilegiati, creati dal
mondo economico, e retti da finanziamenti di tipo lobbistico, allora la cosa
non è solo positiva ma ha anche un nome preciso “democrazia”.
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