La scuola cerca soldi con un referendum
Oggi a Bologna, con un referendum, si
voterà per decidere se lasciare un milione di euro di finanziamenti statali
agli istituti privati paritari o destinarli alle strutture pubbliche.
Un comitato battezzato articolo 33, articolo
della Costituzione Italiana che autorizza le scuole private “ma senza oneri per
lo stato”, ha promosso il referendum per sottrarre il milione a 25 scuole
private paritarie finanziate dai cittadini bolognesi, e destinarli a quelle
comunali.
Lo smantellamento scolastico è sotto gli
occhi di tutti, e non solo a Bologna, la scuola pubblica a causa del crollo
dell’economia, da luogo d’integrazione, sta diventando classista.
Ecco perché a Bologna si sono iniziati a
chiedere perché i nostri soldi anziché darli alla scuola pubblica li dobbiamo
dare a quella privata?
La libertà d’insegnamento va tutelata, ci
mancherebbe, ma visto che siamo una economia libera le scuole private provino a
stare sul mercato con le loro forze, e quel milione vada invece a pagare libri,
materiai didattici, intonaci e quant’altro
serve alle strutture pubbliche.
Difendere quel poco di welfare che ci è
rimasto, e che paghiamo profumatamente, è una battaglia di civiltà, gli
italiani dovrebbero iniziare a scegliere, il tempo in cui potevano avere tutto
è finito.
A Bologna spero che quel milioncino vada
presto alle scuole del comune e che ne facciano buon uso.
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