venerdì 11 luglio 2014

28 LUGLIO 1914 ""CENTO ANNI DOPO""



Calarsi nelle viscere della storia dove per milioni di uomini il tramonto è arrivato prima dell’alba, non è solo impegno civile e morale, ma anche un esperienza irrinunciabile. Le celebrazioni per il centenario dallo scoppio della grande guerra (28 luglio 1914) sono ormai cominciati.

Questa guerra ha reso sistematici i massacri collettivi, le distruzioni di intere popolazioni,  voluta dal desiderio di potere e contraddistinta dai pregiudizi. Ha sconvolto l’umanità non solo dal punto di vista materiale, ma anche nei suoi più radicati convincimenti, in ciò che la cultura dei popoli aveva di più prezioso. Il brutale annientamento dei valori umani ma anche la loro accanita difesa hanno caratterizzato il conflitto.


Abbiamo il dovere di rendere omaggio a coloro che hanno dato la vita per difendere la civiltà e la libertà, e di ricordare alle generazioni contemporanee le loro sofferenze e i loro sacrifici. Purtroppo l’immagine del mondo che sempre più si va imponendo e quello di continui conflitti proprio mentre si perfezionano i mezzi di comunicazione e i motivi per cooperare diventano espliciti.  La gravità del pericolo comincia tuttavia ad essere largamente avvertita, e fa emergere l’aspirazione di una pace duratura, fondata sul rispetto dei diritti umani e della libertà. Tutti noi abbiamo il compito di partecipare a un vero rinnovamento dei valori, dando loro il significato di una ininterrotta continuità tra i diritti di ogni uomo. La celebrazione del centenario dell’inizio della prima guerra mondiale ci ricorda questo dovere e ci esorta a compierlo.

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