Prima
di rischiare un linciaggio voglio premettere: io non ho nessun tipo di
pregiudizio, quando non è molesto, figuriamoci se dovrei averne nei confronti
di persone che forse non conoscerò mai.
Io
non ce l’ho con gli accattoni, Eppure,
ce ne sono tanti, fuori dai supermercati, o davanti a musei e chiese, non mi
hanno mai importunato più di tanto, spesso insistono a chiederti qualcosa, ma
desistono da li a poco, altri li vedi invece fermi agli angoli delle strade o
in giro per ristoranti e pizzerie, con delle rose in mano, e sicuramente non
sono per la loro amata.
Non
ce l’ho neppure con i cinesi, che in giro per l’Italia, stanno monopolizzando,
l’acquisto di bar, infatti ormai quasi ovunque trovate uno di loro. Non voglio
chiedermi dove trovano i soldi, per questo se ne avranno tempo e voglia ci
penseranno le fiamme, non dell’infermo, ma quelle gialle. Anche il cinese come me e voi, lavora, e
spesso molto di più, per ciàpèr na barca
de schéi (prendere una barca di soldi).
Ho meno stima invece, per chi come lo Stato fa
accattonaggio programmato, e sistematico, che molestandoti quasi, anzi senza il
quasi, selvaggiamente ogni mese, sa
esattamente dove prenderti i soldi, lo stato non chiede ma esige, e a differenza dell’accattone,
al signor esattore non puoi dire di no.
La cosa simpatica è che si continua a prelevare dalle
nostre tasche, e di questo possiamo esserne felici, perché diciamola tutta noi
italiani siamo un popolo di benefattori. Ora tornado un attimo lucidi, prima che la nostra coscienza sopisca
sotto l’effetto di nevrosi, e forte emicranie, per riuscire a destreggiarsi tra
le varie voci spese.
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