Cosa può generare felicità in un bambino? Un emozione, piccola o
grande che sia è pur sempre un emozione. L’odierna cultura sociale, e ciò di
cui parlo non si riferisce solo al ruolo di genitori, ma a tutto il complesso
pedagogico, parte dal concetto che ai bambini fin dalla nascita bisogna dare e
offrire regali. Perché solo così potranno essere felici.
Ed ecco che così la felicità per i bambini diventa un sentimento
veicolato attraverso gli oggetti. Introducendo nell’educazione dei propri figli
una pericolosa interpretazione della felicità. Secondo cui i sentimenti e le emozioni
non sono esseri immateriali ma hanno un nome, un colore, una forma addirittura
un prezzo. Così un negozio di giocattoli diventa un dispensatore di relazioni
affettive.
Adesso a te che mi stai criticando, o mandando a quel paese, prova
a farti una semplice domanda: è più facile abbracciare un bambino senza avere
nulla da regalare, oppure creare un cortocircuito tale che ogni emozione
espressa attraverso il corpo debba per forza anticipare l’offerta di un
qualcosa di materiale?
Questa tendenza, così incongruente, trova le sue radici verso un
comportamento sempre più spesso a facilitarci la vita in tutti i modi
possibili. Purtroppo in tanti hanno dimenticato che la felicità non ha prezzo, e solo per tutto il resto c’è “Mastercard”
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