Nella matematica, la
parabola, ha un punto oltre il quale il declino è inesorabile, irreversibile. Questa
sembra anche l’attuale ideologia della società moderna. La crescita personale
non è più in armonia con il rispetto della vita. L’importate è accumulare beni
e ricchezze, la stessa natura e depredata in nome dell’abbondanza. Ma come per le parabole matematiche, anche la
nostra esistenza ha inesorabilmente un punto X irreversibile.
Uscire quindi da
questa società iconoclasta è dunque una necessita. Ritrovare la frugalità ci
permetterà di ricostruire una società all’interno della quale ridurre le
proprie dipendenze, e a creare valori d’uso comune non quantificabili. La crescita
interpersonale è dunque la strada maestra, poiché si è meno soggetti alla
propaganda compulsiva del desiderio. Ma abbiamo ancora i margini perché il
delta sia ancora maggiore di zero?
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