Che cosa si può dire di quel centro Italia ricco di fascino e di
storia, trasformato in qualcosa di spettrale e terrorizzante? Che non è la
prima volta che accade. Possiamo dire che poteva andare peggio? Perchè no. Si,
anche. Che ci sono delle responsabilità? Certo, che il terremoto è
imprevedibile? sicuramente.
La cronaca del terremoto, non ha bisogno di altri commenti. Ci hanno
pensato già i media che ci informano in merito. Ma resta chiara in noi la
gravità dell’accaduto. Cresce il numero dei morti e dei feriti, aumenta
vertiginosamente il numero dei senza tetto. Si muovono la macchina dei soccorsi
e della protezione civile e il volontariato. Negli ospedali si registrano code
per donare il sangue e la raccolta di aiuti e di denaro è attivata.
Resta comunque netta la sensazione di vedere un film già visto,
una sorta di déjà vu. E come tale anche questa volta, così come per la morte,
si sono presentati puntuali, con i morti ancora caldi sotto le macerie, gli
sciacalli. Bastardi senza cuore e senza onore, frugano tra le macerie di chi a
perso tutto, ferendo ancor più del disastro stesso. Sperando che la smettano
qui, e non come al terremoto dell’Aquila, aspettano un piatto ancor più ricco.
Come dimenticare la risata di quei due imprenditori, dimostrando tutta la loro avidità.
In ogni modo, questo non è il momento delle polemiche, ma quello
di soccorrere i feriti, sia nel corpo che nello spirito. Resta comunque
evidente, come a causa della nostra burocrazia medievale, quei fondi che erano
stati stanziati proprio per i comuni di Amatrice e Accumuli, non siano stati
spesi. O peggio ancora spesi male, vedi la scuola e l’ospedale ristrutturati
con i fondi del terremoto dell’Aquila e crollati come fichi secchi. Altro meccanismo da tenere sotto controllo, è la
raccolta dei fondi per i terremotati. La generosità è un qualcosa di cui andar
fieri, ma troppe volte dobbiamo assistere a come quei fondi vengano utilizzati
con grave ritardo e in modo non sempre appropriato.
È inconcepibile come in uno stato come il nostro, così fortemente
esposto a eventi sismici, ancora oggi non si fanno investimenti per tutelare il
patrimonio immobiliare. Dimenticando la cosa fondamentale, che qualsiasi struttura
realizzata dall’uomo non può essere eterna se non con una corretta
manutenzione. Credo che sia necessario imparare dagli errori del passato, perché
qualsiasi catastrofe naturale sono relativamente imprevedibili, una fatalità
con la quale imparare a convivere, e per quanto possibile controllare in
condizioni di massima sicurezza.
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