Parliamo di post verità quel concetto secondo il quale qualsiasi
contenuto qualsiasi verità qualsiasi dato qualsiasi fatto è impregnato della
forma con cui viene esposto. Le verità quindi non esiste oppure se esiste non
dobbiamo curarcene perché è molto più importante la narrazione che ne facciamo.
oggi giorno viviamo in un'epoca in cui la post verità sta
mostrando tutti i suoi aspetti le sue conseguenze sia quelle positive che
quelle nefaste. Se da un lato abbiamo l'esplosione della cultura di massa come
mezzo di comunicazione capillare dall'altra parte abbiamo le bufale prive di
forme e contenuti o verità. Viviamo nell'epoca in cui in l'esperto il detentore
della verità viene messo alla pari con l'opinionista.
Spesso anche quando vengono diffusi i dati, questi non bastano,
perchè molto spesso sono meno importanti rispetto alla narrazione che sta alle
loro spalle, e questo è un problema enorme perché le bufale che stanno
dilagando esplodendo proprio da queste narrazioni.
l'epoca della post verità sta portando a una preoccupante
escalation della falsa narrazione, le fonti che costruiscono le narrazioni che
dovrebbero essere ricche di verità, non contano più nulla. Costantemente
discuto con persone che condividono notizie false senza avere minimamente idea
di quale sia la fonte che ha prodotto quella notizia, ma la cosa più
incredibile è che molto spesso non si sono neanche posti il problema di chi avesse
diffuso la notizia.
Spesso ci si informa non per mettere in discussione l’argomento, ma
ci informiamo per trovare conferma di ciò che già pensiamo. A volte ci basta
soltanto il titolo, e se ci conferma un'idea che già avevamo, ecco che il tasto
condividi viene premuto senza pensarci due volte. Ed ecco che dilaga la retorica del perché
voglio allora posso.
Bisogna ridare centralità al concetto di incontro fra mente e
realtà, senza questo bisogno spasmodico di svalutare l'una o l'altra, si tratta
insomma di valorizzare la verità attraverso la narrazione e non svalutarla. Altrimenti si rischia che la verità diventa accesso solo per le persone che condividono i loro sentieri. E spesso
capita che le persone si sono lasciati
convincere da sentieri alternativi che purtroppo raccontano falsità.
La soluzione non è tanto eliminare dal tessuto democratico queste
persone, sta invece nella necessità da parte di coloro che una verità ce
l'hanno di rivedere il loro modo con cui
si arriva a quella verità. In modo tale che, chi oggi segue altri sentieri e possa venire coinvolta in una storia diversa, in una narrazione efficace e che
abbia come obiettivo finale, come
traguardo non la falsità la demagogia e il populismo.
Una cosa è certa, e che non è la verità ad essere relativa,
ma è la relatività ad essere vera, e per
questo che credo nel valore della divulgazione ovvero in quell'atto che porta
chi è detentore di conoscenze a diffonderle oltre ogni ragionevole dubbio,
modificando il linguaggio, in modo tale che il messaggio raggiunga il maggior
numero di persone. questo perché il
sentiero che ha portato un luminare della scienza ad acquisire delle conoscenze, è ben diverso di quello di una mamma impegnata
ogni giorno a capire se bisogna o non bisogna vaccinare i propri figli.
Quello che non dobbiamo però affermare, è che la post verità non va
censurata. Questa diventa pericolosa solo se viene lasciata in pasto ai
mentecatti, altrimenti non fa altro che
disegnare un cambio di paradigma che ci impone di ampliare le nostre conoscenze
e forse ampliare la prospettiva che finora abbiamo adottato intorno alle
verità.
Nessun commento:
Posta un commento