Prima di cominciare, permettetemi di fare una doverosa
precisazione, in modo da evitare crociate non necessarie: non c’è l’ho con chi professa
il cristianesimo. Sono cresciuto in una famiglia fortemente cattolica, ricevendo un’educazione
improntata sul rispetto dei sui rigidi principi, e quindi rispetto chi prende
alla lettera quello che la Santa Romana Chiesa dice. Quello che proprio non
digerisco è l’ipocrisia che permea la Chiesa Cattolica, i suoi prelati e tutte
quelle persone che si ritengono detentori della verità assoluta, mentre tutti
gli altri sono emeriti deficienti. Detto questo possiamo cominciare.
Papa Francesco afferma che: "La missione dei cristiani nella
società è quella di dare sapore alla vita con la fede e nello stesso tempo di
tenere lontani i germi inquinanti dell’egoismo, dell’invidia, della maldicenza "…
questa è fantastica! A rovinare la
chiesa sarebbero le maldicenze,non la corruzione di alti prelati,la
pedofilia,gli Hot party, i continui scandali,le ruberie, i superattici vista Colosseo
di certi cardinali. Come sempre Papa Francesco predica bene e razzola male.
Non passa giorno che Papa Francesco non intervenga in merito
all'accoglienza degli extracomunitari illegalmente approdati sulle coste
italiane ed Europee. Di fronte a simili continue ingerenze del Romano Pontefice,
potremmo anche noi come stato laico riconoscere la grande e millenaria sapienza
giuridica della legislazione pontificia, adottando la norma vaticana vigente di
cui Papa Francesco è Supremo Legislatore e Sovrano. Proponiamo pertanto che il
Parlamento italiano approvi come legge della Repubblica il seguente testo già
vigente nell'ordinamento vaticano:
“Accessi limitati e solo in
caso di permesso, rilasciato a totale discrezione dell'autorità costituita. Il
permesso può essere rifiutato qualora ricorrano giusti motivi. Il permesso
consente di rimanere nella Città del Vaticano per il tempo corrispondente alle
esigenze in relazioni alle quali è stato concesso”.
Faccio notare che è
assolutamente identica a quello italiano.
Vogliamo parlare di misericordia, si perché anche quella ha un
prezzo. Nell’anno della Misericordia che
non si è concluso da molto, quanti e quanti discorsi abbiamo sentito su questa
virtù! Ora, l’uomo è creatura dotata d’intelletto e di volontà e, quindi,
libera e, perciò, responsabile dei propri atti. Ma un tale modo di concepire
la misericordia divina non mi è chiaro, o perlomeno mi sfugge il senso:
E' la storia che arriva da Montemonaco, uno dei tanti comuni del
centro Italia devastati dal terremoto, ebbene il Vescovo di San Benedetto del
Tronto, su richiesta del Sindaco aveva concesso in affitto una casa accoglienza. (qui trovate l’articolo su il fatto quotidiano)
Fin qui potrebbe essere tutto normale, e ripeto potrebbe essere
tutto normale, ma quello che io mi chiedo a questo vescovo, la misericordia
nessuno l’ha insegnata? Già vero perché ai terremotati basta un semplice
sostegno spirituale e qualche freddo comunicato di circostanza, non pretendono
un attico vista colosseo!!
Sulla sfida più esplosiva e moralmente sovversiva della Chiesa
Cattolica Romana “la pedofilia”, Papa
Francesco ha fatto dichiarazioni forti sugli abusi sessuali. Ma le azioni
per stabilire le vere responsabilità, sono state troppo poche o del tutto inesistenti. Non c’è un singolo vescovo che sia stato
esplicitamente ritenuto responsabile o destituito. Ha provato ad istituire un
tribunale speciale e ha fallito, La Cei ha sempre cercato di negare o attutire. Raramente hanno
diffuso note di denuncia, prese di distanza, e ancora più raramente si registra qualche parola in favore delle
vittime. Si preferisce il silenzio. Un garantismo che assomiglia un po’ troppo
a una difesa della propria corporazione.
sono fatti gravissimi,
ancora più se a commetterli sono sacerdoti. Se un padre che abusa del figlio
perde la patria potestà, è chiaro che un prete non può continuare a svolgere il
suo ministero. È vero la legge permette percorsi di riabilitazioni, e su questo
ne potremmo discuterne, sarei più
propenso al taglio dei genitali. Ma un prete pedofilo come può
continuare a professare la fede.
E qui finisco, adesso se volete, sono pronto per la santa
inquisizione. Accendete il falò e bruciatemi vivo
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