C’è chi viene mattato in poche mosse, c’è chi sta giocando un ottima partita ma giunge l’arbitro/destino a bloccare l’orologio, c’è chi giunge alla fine e dopo tanta fatica, dopo tanto sacrificio può assaporare una vittoria.
Vittoria? E no, il destino non ci sta a farsi battere, ma non gli importa nemmeno di vincere, non gliene frega niente dell’elo.
Continua imperterrito a giocare con altri avversari, un po’ come se fosse in simultanea, ci stringe la mano e mette a posto i pezzi, solo i più fortunati avranno la fortuna di poter dire di aver disputato una buona partita, di aver vissuto una vita dignitosa ed è proprio questa, adesso che ci penso, la differenza tra scacchi e vita:
.... solo buone partite, niente vittorie
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