Ogni compleanno è
un occasione per fermarsi e riflettere, chi sono, da dove sono venuto e dove
andrò domani.
Si, mi sento diverso, magari non nell’aspetto, ma sicuramente nella percezione della realtà. Posso dire che mi ritrovo nella fase dell’essere uomo!
Il difficile inizia adesso, che tipo di uomo sono diventato, sarò capace di lasciare il segno, è il momento delle decisioni. Il tempo passa, ma non è un male, non ho paura di ricordare i miei anni, non ho paura di invecchiare, non ho paura di non esserci più, anzi.
Penso che essere uomini significhi coltivare se stessi giornalmente, come un buon albero, alimentato dalla curiosità e dalla ricerca dell'amore, non solo da quello “egoistico” per se stessi. Siccome madre natura ormai ha definito il tronco, a noi resta la capacità di estendere i nostri rami, consolidare le radici e perché no, un giorno dare i nostri frutti. La bellezza e la robustezza di questo albero è ormai nelle nostre mani.
un albero “picchiato” dal sole, sotto il quale in molti troveranno sollievo, dove saranno in grado di riposare e dormire sonni tranquilli, dove potranno trovare un luogo adatto per meditare, condividere, sentirsi sicuri. Sotto il quale potrò coltivare i miei frutti, e godere della loro freschezza, sotto il quale si respiri aria di libertà.
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