Come ogni mattina accendi il pc, e subito ti si para davanti l’immagine di
due bambini africani che ti chiedono soldi per il loro futuro.
Guardi il Tg mentre sorseggi il primo caffè della giornata, ed appaiono le
testoline spettinate e impolverate dei bambini di Aleppo. Perché non quelli di
una qualsiasi altra città?
Sembra avvolte che i media, lautamente retribuiti ora per tacere ora per
indignarsi, siano lì apposta per propinare a comando le immagini di
un ospedale pediatrico devastato dalle bombe, o dell’ennesimo naufragio nel
mediterraneo. Tutto naturalmente condito con una abbondante dose di prediche
umanitarie da parte del conduttore di turno, che in veste di guida morale, con
i suoi discorsi cerca di orientare e influenzare il pensiero del cittadino.
Il bambino sbattuto in prima pagina è un vecchio sistema, un po’ datato a
dire il vero, tant’è che funziona sempre di meno. Quanti di voi, come me del
resto, quando frequentavano le scuole elementari, non avevano in classe un
contenitore con il primo piano di un bambino con la pancia gonfia in mezzo a
due braccine scheletriche? E quanti di voi hanno sacrificato qualche moneta per
quel bambino? Hai miei tempi andavano di moda i bambini del Biafra.
Persino Bergoglio, sicuramente in buona fede (Detto con una certa nota di
sarcasmo) non fa che ripetere che è “inaccettabile che tanti bambini muoiano in
Siria”, ma perché i bambini sono solo in Siria? Forse quelli
costretti a prostituirsi nella stazione Termini, a pochi passi dal Vaticano, appartengono
ad un’altra categoria? Ed è una fortuna che a Trump piacciano le donne,
altrimenti immaginate i media cosa ci avrebbero propinato sulla sua presunta
pedofilia, pur di eliminarlo. Ormai il popolo ne ha piene le scatole dei falsi flag, diciamo che la misura è colma, per questo i bambini di Aleppo
impressionano sempre di meno. Non si tratta d’insensibilità, ma basta fare una
semplice ricerca sul web per capire da quale fonte tutti, ma proprio tutti,
i media pescano le notizie che poi danno.
Contro l’Erode del Terzo Millennio, la storia è vecchia come il mondo:
quando la situazione precipita e non si sa più che pesci pigliare, ci “si serve” dei bambini. Così va il mondo, purtroppo. Tutte le lacrime dei
bambini non valgono una goccia di petrolio, ma è il modo migliore per
servirteli.
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