Il 23 novembre, alle 19.35 di ogni anno, c’è chi si fermerà un attimo per ricordare.
Chi ha il dono delle fede forse si sfermerà in memoria di tanti lutti. Chi possiede il laico dubbio della ragione, si interrogherà su quel che andava fatto meglio e di più, ma non è stato fatto.
Sono passati 33 anni dal terremoto del 1980 in irpinia, e oggi, voglio degnamente
ricordare i caduti di quel tragico giorno con la celebrazione della Giornata
della Memoria come momento di riflessione.
Anch’io c’ero, avevo 10 anni, eppure ancora il ricordo è indelebile, le paure, la disperazione, le emozioni, rivissute mio malgrato anche con il terremoto in Emilia, non si cancellano e negli occhi ho le immagini di quei momenti .….. mi trovavo a casa di mia nonna nel centro storico del paese, ma quello che ricordo con piu’ chiarezza sono i giorni successivi, le notti in tenda, in mezzo al freddo alla neve e al fango.
Novanta
secondi e nulla fu più uguale.
Domenica
23 novembre 1980, ore 19,35.
La
data che segna il prima e il dopo.
L’Italia
sognava in bianco e nero; la tv a colori era un privilegio ancora di pochi,
specie nei piccoli centri del Sud. Sandro
Pertini era il Presidente della Repubblica e Arnaldo Forlani era il Capo del Governo.
Il sisma del 1980 distrusse vite, alterò la
geografia dei luoghi, stravolse modelli sociali, suscitò ingenue speranze,
produsse laceranti delusioni. Eppure quelli furono i giorni del volontariato e
della solidarietà. Centinaia, migliaia di giovani accorsero dal Nord nel
profondo Sud per sostituirsi ad uno Stato assente .
Li chiamarono “gli angeli” del terremoto. Oltre
8.000 furono i soccorritori intervenuti. Forse, fu l’ultima mobilitazione popolare nel nome
dell’unità d’Italia. Ogni centro raso al suolo ha avuto il suo “villaggio
piemontese”, la sua “piazza Parma”, la “mensa emiliana”, segni concreti di una
solidarietà operativa.
Ogni anno la data del 23 novembre è nella mia
mente e nel cuore di tutti coloro che hanno vissuto direttamente, la tragedia
del terremoto dell’Irpinia. E così penso che sarà per tutti coloro che hanno
vissuto un’esperienza del genere.
Oggi abito a Mantova ma ogni volta che vedo una città colpita da questi eventi il ricordo e le immagini ritornano a quella sera.
Oggi abito a Mantova ma ogni volta che vedo una città colpita da questi eventi il ricordo e le immagini ritornano a quella sera.
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