venerdì 22 novembre 2013

PERCHE’ I RAGAZZI ABBANDONANO LO SPORT?


TROPPE PRESSIONI E ILLUSIONI



In italia 80% dei ragazzi pratica almeno uno sport, ma verso i 14anni, proprio in cui l’attività fisica sarebbe un vero toccasana per la crescita dei ragazzi a livello fisico, psicologico e sociale, si riduce drasticamente. Perché? Cosa succede?

Per capire il perché, è necessario comprendere quali sono le molle che gli hanno fatto decidere di mollare. E tra queste troviamo l’agonismo esasperato fin da giovani, il risultato a tutti i costi, l’illusione preclusa di diventare dei campioni a discapito del divertimento, la gioia di giocare, di fare parte di un gruppo, conoscere nuovi amici.

Pretendere da un bambino, fin dalla sua prima esperienza sportiva, la vittoria ad ogni costo, può influenzare negativamente il processo di sviluppo delle sue motivazioni, se a questo si ci aggiunge un inadeguato supporto emotivo nei momenti degli insuccessi si creano le premesse per cui il bambino giocherà non tanto per se stesso, ma per le richieste.

L’importante è la prestazione, non il risultato, a nessuno piace perdere!

 Ma anche se ha una valenza positiva sulla crescita dell’adolescente, va assolutamente rifiutata come filosofia, e unico obiettivo. È fondamentale insegnare ai ragazzi a gestire la sconfitta, credendo in loro, apprezzando i loro sforzi e sollecitandoli continuamente a essere volenterosi e tenaci.
Per prevenire l’abbandono, quindi, è necessario affrontare il problema alla radice, il bimbo deve giocare allo sport e non praticare sport. 

L’allenatore deve essere un leader autoritario e non autorevole, deve stimolare e motivare, deve poter instaurare con i ragazzi un dialogo sincero e creare un clima positivo in cui si respiri aria di collaborazione, infine i genitori devono interferire il meno possibile, evitando di esercitare pressioni e di riversare su di loro eccessive aspettative

Il giovane non ha fallito se, pur perdendo ha dato il massimo


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