I CONTI PUBBLICI DI NUOVO A RISCHIO, SI TORNA A
PARLARE DI PRIVATIZZAZIONI PER FARE CASSA. MA LA STORIA RECENTE INSEGNA CHE
RARAMENTE HANNO FATTO L’INTERESSE DEI CITTADINI.
Flash back, vent’anni fa, su un yacht di
proprietà della corona britannica, i capi della finanza mondiale, trattano l’acquisto di pezzi dell’economia pubblica italiana. Comincia
l’epoca delle privatizzazioni, e gli uomini di stato mettono in vetrina i
gioielli di famiglia. Obbiettivo risanare il debito pubblico.
Ritorno al presente, nuovi attori stessa trama,
si torna a parlare di privatizzazioni, il modo più veloce per far cassa. Di nuovo
si cerca di vendere i beni pubblici, come nelle famiglie nobili in decadenza.
Dal Britannia in avanti, però i finali delle
storie di privatizzazioni all’italiana raramente sono stati lieti, e sovente
contraddicono il patriottismo, come pare stia accadendo a Telecom o Alitalia,
già privatizzate e in procinto di essere rilevate da società straniere.
La storia dovrebbe essere d’insegnamento,
invece il destino della privatizzazione all’italiana sembra consolidato,
svendere pezzi di stato per cercare di
coprire il debito pubblico e poi pentirsene.
All’estero l’hanno capito e si preparano allo shopping.
http://issuu.com/reporter_mn2011/docs/reporter_mensile02-13
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