Grandi alberi scaldati dal sole danzano
cullati dal vento, mentre tutto tace, rispettosi di lei che seduta su una
carrozzina, si guarda attorno fissando
la valle che la circonda, come se fosse l’ultima.
Appoggia le mani sul freno,
chiedendo al suo amato di retrocedere, troppi sguardi impietositi, troppa
commiserazione, la rendono nervosa al punto di togliere ancor di più il
respiro, per chi vorrebbe ancora una volta correre giù dalle pendici con il
vento che soffia tra i suoi morbidi capelli.
Accompagnata dal suo cavaliere che le dona tutto il suo amore, cercano un angolo appartato, pensando al suo
destino crudele che non le ha lasciato scampo, amara è la sua rassegnazione,
vorrebbe sprofondare ma sa che non può farlo.
Sa che deve donare tutto il suo
amore a quell’uomo che vive per lei, che l’ha amata tanto, anche se non gli ha
potuto regalare la gioia di sentirsi chiamare papà.
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