Questo post serve a far capire che oggi si da
un estremo valore al guadagno immediato e non si da spazio alla possibilità di
fare esperienze diverse che possono aprire nuove orizzonti sociali.
In Italia la parola “volontariato”
non è conosciuta, nel senso che spesso le persone sono restii riguardo a
quest’esperienza, in quanto pensano di non avere il tempo e le capacità
necessarie. La società attuale è particolarmente individualista , e pensa
che dietro a quello che offre debba esserci necessariamente un guadagno, senza
pensare che queste esperienze generano affetto, amore e riconoscenza.
Eppure numerosi
bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all’impegno
civile e al volontariato di persone, in particolare di giovani.
Il volontariato apre alla
ricerca del bene, di come spendere la vita, di come spenderla in piccole
attività, ma anche in forma più impegnativa, più esigente. Quei tanti piccoli
si alla vita, al servizio degli altri, al restare vicini alle persone
sofferenti sono come gradini di una scala che porta su, verso un amore più
pieno. Sono come un allenamento per trovare le risorse interiori per decidere
nella vita che persone essere.
Talvolta non è facile essere
volontari: si incontrano problemi sofferenza, e il proprio intervento appare
modesto, quasi ininfluente, come una goccia nel mare. Talvolta ci si scoraggia,
altre si rischia di essere ipocriti (ci si sente migliori di altri) oppure si è
scostanti per i molteplici impegni.Forse è anche per questo che
fare volontariato aiuta a maturare, a
crescere, a porsi interrogativi.
La mia esperienza personale nel volontariato mi ha fatto crescere interiormente, ho conosciuto persone straordinarie che mi hanno aiutato a
trovare delle passioni e degli interessi che non credevo mi appartenessero.
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