Vent’anni di esaltazione
della figura del cazzone, chi fa sega a scuola, del più furbo degli altri che
invece entrano a scuola, hanno prodotto uno sfacello in questa società
contemporanea.
Che bello sarebbe ritrovarsi di nuovo sui
banchi di scuola, a quarant’anni e passa, col corpo di mezza età, il
grembiulino blu e il fiocco tricolore. Pensate se potesse accadere per davvero,
ritornare ad imparare le tabelline, la storia, ricomprendere una lingua
straniera dalle sue fondamenta, che figata sarebbe. Come saremmo contenti,
altro che il “che palle tornare a scuola”
degli adolescenti più fessi.
Si dice che continuiamo a vivere
in tempi in cui bisogna continuare ad apprendere, soprattutto sul mondo del lavoro,
aggiornamenti continui, monitoraggio delle proprie conoscenze rispetto alla
velocità della realtà in cui viviamo deve essere costante. Io credo che bisogna continuare ad
esplorare, continuare ad accettare nuove avventure e non smettere di essere
secchioni, pur sapendo che sono i primi della classe.
http://www.gqitalia.it/magazine/articles/2013/settembre/lavori-in-corso4-l-editoriale-del-direttore-carlo-antonelli
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