Lo
sapevate che l’indebitamento delle
famiglie e delle imprese italiane si inserisce in un preciso percorso scelto
dal Governo per affrontare nel modo più articolato possibile il fenomeno
dell’usura?
E
proprio da questo, dalla convinzione che l’usura è una realtà sfaccettata, è scaturita
questa mia riflessione. Servita su un
piatto d’argento niente poco di meno che, dalla deputata Alessia Monari, non
certo nuova a queste gaffe. L’autogol risale all’ottobre dello scorso
anno. Quando alla trasmissione quinta
colonna, invitava tutti gli anziani con una pensione minima, e proprietari di
immobili, a far richiesta alle banche del “prestito vitalizio ipotecario”. Spacciandola
come una formula magica per la quale la banca ti dà soldi, tu rimani in
casa e resti proprietario. Ma non funziona esattamente così
Per
chi non conosce questo tipo di prestito, si tratta di una particolare tipologia
di finanziamento a lungo termine assistito da ipoteca di primo grado destinato
a persone fisiche con più di 60 anni di età con un titolo di proprietà su un
immobile residenziale. Il finanziamento è ideato in modo tale da non prevedere
rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, fino alla morte del
contraente. Spese e interessi vengono capitalizzati e sono dovuti solo a
scadenza. Il rimborso, a meno di rimborso volontario anticipato da parte del
sottoscrittore, è a carico degli eredi.
La
banca solitamente concede una somma che si aggira tra il 15% e il 50% del
valore di mercato dell’immobile, vincolando il proprietario con un contratto in
cui da mandato alla banca di vendere l’immobile qualora gli eredi non procedano
alla restituzione della somma prestata e di tutti i relativi interessi
maturati, con tassi attualmente praticati al limite dell’usura (tra il 7,5 e il
9%), in pratica una forma di anatocismo .
Portando alla crescita esponenziale del debito. Insomma tanta puzza di bruciato.
Una
vera e propria follia, se pensate che
solitamente gli anziani se fanno richiesta di un prestito lo fanno
principalmente per aiutare i propri figli in difficoltà, o per rimborsare mutui o altri finanziamenti. E la cosa più
assurda e che gli eredi sono obbligati (per chi ne ha le possibilità) di
saldare il debito in una unica soluzione, e qui mi sorge il dubbio che saranno
in pochi capaci di farlo. Con l’ovvia
conseguenza, che le banche si prendono casa.
È un
po’ come quando strizzi i genitali a qualcuno, li molli solo quando ti ha dato
quello che vuoi.
Con
queste riflessioni si comprende come certe situazioni hanno bisogno di maggior
attenzioni specialmente al di la dell’oceano. Tutto questo non è nient’altro che una buona
occasione per ricavare più denaro di quanto ne viene versato alle casse del
creditore.
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