lunedì 15 maggio 2017

La legalizzazione dell’anatocismo bancario



Lo sapevate che l’indebitamento  delle famiglie e delle imprese italiane si inserisce in un preciso percorso scelto dal Governo per affrontare nel modo più articolato possibile il fenomeno dell’usura?

E proprio da questo, dalla convinzione che l’usura è una realtà sfaccettata, è scaturita questa mia riflessione.  Servita su un piatto d’argento niente poco di meno che, dalla deputata Alessia Monari, non certo nuova a queste gaffe. L’autogol risale all’ottobre dello scorso anno.  Quando alla trasmissione quinta colonna, invitava tutti gli anziani con una pensione minima, e proprietari di immobili, a far richiesta alle banche del “prestito vitalizio ipotecario”. Spacciandola come una  formula magica per la quale la banca ti dà soldi, tu rimani in casa e resti proprietario. Ma non funziona esattamente così

Per chi non conosce questo tipo di prestito, si tratta di una particolare tipologia di finanziamento a lungo termine assistito da ipoteca di primo grado destinato a persone fisiche con più di 60 anni di età con un titolo di proprietà su un immobile residenziale. Il finanziamento è ideato in modo tale da non prevedere rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, fino alla morte del contraente. Spese e interessi vengono capitalizzati e sono dovuti solo a scadenza. Il rimborso, a meno di rimborso volontario anticipato da parte del sottoscrittore, è a carico degli  eredi.

La banca solitamente concede una somma che si aggira tra il 15% e il 50% del valore di mercato dell’immobile, vincolando il proprietario con un contratto in cui da mandato alla banca di vendere l’immobile qualora gli eredi non procedano alla restituzione della somma prestata e di tutti i relativi interessi maturati, con tassi attualmente praticati al limite dell’usura (tra il 7,5 e il 9%),  in pratica una forma di anatocismo . Portando alla crescita esponenziale del debito. Insomma tanta puzza di bruciato.

Una vera e propria  follia, se pensate che solitamente gli anziani se fanno richiesta di un prestito lo fanno principalmente per aiutare i propri figli in difficoltà, o per rimborsare  mutui o altri finanziamenti. E la cosa più assurda e che gli eredi sono obbligati (per chi ne ha le possibilità) di saldare il debito in una unica soluzione, e qui mi sorge il dubbio che saranno in pochi capaci di farlo.  Con l’ovvia conseguenza, che le banche si prendono casa.

È un po’ come quando strizzi i genitali a qualcuno, li molli solo quando ti ha dato quello che vuoi.

Con queste riflessioni si comprende come certe situazioni hanno bisogno di maggior attenzioni specialmente al di la dell’oceano.  Tutto questo non è nient’altro che una buona occasione per ricavare più denaro di quanto ne viene versato alle casse del creditore.


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