giovedì 5 maggio 2016

i giocattoli, dispensatori di felicità



Cosa può generare felicità in un bambino? Un emozione, piccola o grande che sia è pur sempre un emozione. L’odierna cultura sociale, e ciò di cui parlo non si riferisce solo al ruolo di genitori, ma a tutto il complesso pedagogico, parte dal concetto che ai bambini fin dalla nascita bisogna dare e offrire regali. Perché solo così potranno essere felici.

Ed ecco che così la felicità per i bambini diventa un sentimento veicolato attraverso gli oggetti. Introducendo nell’educazione dei propri figli una pericolosa interpretazione della felicità. Secondo cui i sentimenti e le emozioni non sono esseri immateriali ma hanno un nome, un colore, una forma addirittura un prezzo. Così un negozio di giocattoli diventa un dispensatore di relazioni affettive.

Adesso a te che mi stai criticando, o mandando a quel paese, prova a farti una semplice domanda: è più facile abbracciare un bambino senza avere nulla da regalare, oppure creare un cortocircuito tale che ogni emozione espressa attraverso il corpo debba per forza anticipare l’offerta di un qualcosa di materiale?


Questa tendenza, così incongruente, trova le sue radici verso un comportamento sempre più spesso a facilitarci la vita in tutti i modi possibili. Purtroppo in tanti hanno dimenticato che la felicità non ha prezzo, e solo  per tutto il resto c’è “Mastercard”

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