E' evidente a tutti che la
necessità di dividere la storia in periodi, epoche, ere deriva dalla natura
dell'intelletto umano inteso come facoltà discorsiva. Resta quindi vero che non
solo la natura, ma anche historia non facit saluts. Questa è la caratteristica
fondamentale così come la limitazione insuperabile dell'intelletto, per parlare
e ragionare dobbiamo classificare e suddividere.
Si può anche dire, però,
che la storia non è neppure un fiume che scorre uniformemente e senza meandri
né ondate di piena. Ad epoche di continuità e di lenta evoluzione del tessuto
sociale e della struttura politica si succedono periodi di rapido cambiamento, tanto
importanti da giustificare l'introduzione di una interruzione netta, l'inizio
di un nuovo grande periodo storico. La data precisa nella quale si fissa il
termine tra i periodi è sempre convenzionale, e deve quindi essere scelta più
come simbolo della trasformazione che come effettivo istante di discontinuità.
Ecco allora alla società
moderna, nata con il rinascimento, ha
avuto la capacità di riportare in auge la centralità dell’uomo come individuo pensante, anziché come devoto suddito. Viene sostituita
dall’era del nuovo millennio (cominciato secondo alcuni il 1° gennaio del 2001
secondo altri 1° gennaio del 2000, tutto sta nel considerare o meno l’anno
zero, ecco perché la storia è diversa dall'aritmetica? )
Ma torniamo a noi, la
nuova era non è cominciata con l’avvento
del nuovo secolo, ma nel 1989, con la caduta
del muro di Berlino. Lo scorso secolo è stato sicuramente il secolo di più
rapida trasformazione della storia conosciuta, e con la caduta del muro di
Berlino è crollato l'ultimo baluardo dell'età moderna, l'ultimo tentativo di
costruire una società più giusta sulla base di un metodo razionale e non su
basi religiose.
Il comunismo marxista è
finito, ed il capitalismo anglosassone si è trasformato nel regno feudale
dell'alta finanza, perdendo ogni contatto con le sue radici etiche basate sul
concetto di conseguimento del successo attraverso l'operosità e l'efficienza.
Lo stato laico e democratico è completamente svuotato di ogni potere ed ogni
dignità, i politici sono marionette manovrate dai potenti della finanza. Si sta
affermando una delle condizioni tipiche del medioevo: la proprietà privata
sostituisce le istituzioni dello Stato. Tutte le funzioni dello Stato sono
trasferite progressivamente ad entità private, che diventano così potenti da
poter trattare lo Stato stesso come inesistente o come loro proprietà.