Ti hanno rigata la macchina? Tuo marito/moglie ti tradisce con il tuo amico? L’ulcera ti morde? Il cane del tuo vicino fa i bisogni nel tuo giardino? non ti preoccupare, c’è un libretto tutto per te, basta che leggi le istruzioni!!!
Tranquilli prima
che andate via, vi prometto che alla fine non vi venderò
un libro o un corso, ne tanto meno voglio farvi iscrivere a qualcosa....
Detto questo possiamo andare avanti.
“Chi vuol
essere lieto sia, del doman non v’è certezza”, è la logica dell’edonista. Di chi vive alla giornata senza regole e senza
remore.
“Quant’è
bella giovinezza che si fugge tuttavia …” . Recitava Lorenzo il Magnifico.
A suo dire, l’uomo è un viandante che procede
su aspri sentieri, cade e si rialza per raggiungere la meta. Quale meta? Una tomba
al cimitero. Ecco il capolinea, … questo
è il credo del pessimista. …
meglio un
giorno da leone che cento da pecora è la
logica del coraggioso, dell’eroe. Al contrario
il pavido lascia che la vita gli scorri davanti senza muovere un solo muscolo.
La disputa
ormai è aperta, tra l’infelicità patologica è il bisogno di essere felici. Quale
può essere la terapia? Oggi le neuroscienze, affermano che la felicità si basa
sulla ricerca del “LOGO” del suo significato. L’uomo è felice se riesce a
spendere bene i suoi talenti. possiamo paragonare il talento a una moneta, non
importa il suo valore, l’importante è fare un buon investimento.
“il denaro
non rende felici” solitamente questa citazione viene usata da chi ne ha già tanti.
Probabilmente è vero, perché il possesso genera assuefazione. Ma non è
sempre così, metti ad esempio una ragazza:
compra un vestito in saldo, e grazie
alla sua creatività lo rende unico, sarà più felice di una diva che indossa
abiti griffati.
È evidente
che nell’indigenza altro non esiste che un malessere interiore, l’uomo non è
mai soddisfatto, entrando in un meccanismo di adattamento che si autoalimenta,
“l’appetito come sappiamo non è mai pago”. Avete mai notato come il vostro cane sia felice quando gli dedicate
anche un solo secondo di attenzione? Questo perché a differenza dell’uomo, ha un senso innato del limite, noi invece lo
dobbiamo scoprire. Solo quando capisci che ogni elemento, compresa la felicità ha un suo limite, si potrà giungere alla pace interiore. Altrimenti si prosegue nella vita con un senso d’ansia e
precarietà, facendosi travolgere dalla sindrome di Fantozzi.
LA FELICITA' NON È un farmaco generico che lo trovi al supermercato. Ma felicità
è vivere una vita che valga la pena di esssere vissuta, comporta rischi e sofferenze
. Per i romanticoni, la felicità non è
il matrimonio tra Heidi e Peter, mentre le caprette fanno ciao.