domenica 29 dicembre 2013

GLI SCACCHI METAFORA DELLA VITA

Si sente spesso dire che gli scacchi sono una metafora della vita, che l’evolversi della partita possa in qualche modo essere assimilata allo scorrere del tempo in quella che è una esistenza umana, con tutto ciò che essa comporta.


Ogni scacchista che possa essere così definito, sa che in ogni  fase della partita, è importante la capacità di fare giuste scelte, di riuscire ad attuare un piano corretto e originale, di prevedere e anticipare le mosse dell’avversario.
C’è chi viene mattato in poche mosse, c’è chi sta giocando un ottima partita ma giunge l’arbitro/destino a bloccare l’orologio, c’è chi giunge alla fine e dopo tanta fatica, dopo tanto sacrificio può assaporare una vittoria.

Vittoria? E no, il destino non ci sta a farsi battere,  ma non gli importa nemmeno di vincere, non gliene frega niente dell’elo.

Continua imperterrito a giocare con altri avversari, un po’ come se fosse in simultanea, ci stringe la mano e mette a posto i pezzi,  solo i più fortunati avranno la fortuna di poter dire di aver disputato una buona partita, di aver vissuto una vita dignitosa ed è proprio questa, adesso che ci penso,  la differenza tra scacchi e vita: 
.... solo buone partite,  niente vittorie

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